Vajo del Sandolino
Scheda Tecnica
Comune: Torri del Benaco
Dislivello: 250 m. (Da q.390 a q.140)
Sviluppo: 600m.
Tempo Avvicinamento: 40 minuti
Tempo Discesa: 3,5 h
Tempo Ritorno: 5 minuti
Navetta: No
Vie d'uscita: No
Numero calate: 22
Calata max: 35 mt.
Impegno: Abbastanza Facile
Impegno con acqua: Abbastanza tecnico
Difficoltà: v4 a1 III
Corda: 1 x 60 m. + 1 x 30 m.
Periodo: Tutto l'anno
Ancoraggi: Buoni
Opere Idrauliche: No
Presentazione
Una delle prime forre percorsa ed attrezzata da speleologi veronesi.
Da percorrere dopo prolungate e abbondanti precipitazioni, specialmente quando altre forre non sono percorribili per la grande quantità d'acqua, trovando così acqua limpida e corrente.
Diventa consigliata per il bel inforramento e per la sucessione ravvicinata delle calate.
Accesso a valle
Percorrere la S.S. 249 orientale del Garda fino al paesino di Pai , tra Torri del Benaco e Castelletto di Brenzone.
Da Pai seguire le indicazioni per Pai di sopra (Via Manzoni), attraversare il paese (bar, pizzeria) e proseguire per Via Cà Tronconi, strada senza uscita.
Raggiugere una Cappella sulla destra (1,5 Km) e parcheggiare in prossimità del ponticello sopra il nostro torrente, dove c'è un vecchio cancello arrugginito, senza dare intralcio al passaggio di trattori e auto.
Sulla destra della Cappella parte il nostro sentiero lastricato in mezzo agli ulivi, fino ad arrivare ad una prima casa colonica.
Il sentiero continua dietro la casa che ci porterà ad un'altra casa abbandonata con un pozzo in sasso, a questo punto tenere la destra e continuare su un sentiero in falso piano che ci porterà proprio dentro al canyon.
Descrizione
Appena dentro il canyon troviamo un masso in mezzo al torrente contrassegnato con segno bianco e rosso.
Dopo pochi metri si giunge al primo ancoraggio, dopo 5/6 calate si arriva in prossimità della settima dove è opportuno predisporre un mancorrente per il fondo abbastanza scivoloso.
Alla settima abbiamo la calata più alta di 35m.
Da qui la forra si presenta abbastanza aperta e piena di vegetazione, per poi chiudersi notevolmente lasciando passare poca luce e presentando una lunga successione di calate molto ravvicinate.
Il canyon termina in prossimità di un vecchio tubo che captava l'acqua, uscendo sulla riva di destra attraverso gli uliveti, raggiungendo in breve il sentiero preso all'andata.