Ferrata Lucio Dalaiti

Trekking Ferrata Lucio Dalaiti -Prospezione Cascate di Fanes & Canyon Travenanzes 24-07-21 -CORTINA- 4k Gopro8 + DJI Mini 2

In una giornata calda d'estate il Team Vertical Water e TnTCanyonig, hanno effetuato questa ferrata per fare prospezione dei 2 canyon presenti in quella valle.

Le forre non sono state percorse per la troppa acqua presente, ma ci ha dato modo di studiare il territorio per una futura discesa.... Un altro nodo al fazzoletto è stato fatto!! Ma i torrenti non scappano....

TORNEREMO!!!

Ferrata

E proprio la classica prima escursione per chi vuole avvicinarsi al mondo delle vie ferrate. Una facile e breve ferrata nella valle di Fanes -1300m- attraversata dal fiume Boite, percorribile in tutta tranquillità in mezza giornata.

Attenzione ad eventuali tratti di roccia umidi e quindi scivolosi.

Prospezione e Trekking Avvicinamento: Torrenti, canyons e cascate di Fanes Questa escursione, altamente panoramica e spettacolare seppure si sviluppi in forre e valli profonde, conduce alla confluenza delle valli di Fanes, Travenanzes e Ra Vales, a nord di Cortina, collegando alcuni siti di grandiosa imponenza paesaggistica e idrogeologica.

I due passaggi sotto le cascate di Fanes sono davvero spettacolari.

Il susseguirsi di pozze, cateratte e cascate che caratterizza tutto il corso del Rio Fanes è di una bellezza straordinaria e le Cascate Basse di Fanes sono fra le più alte e copiose delle Dolomiti. Il percorso si snoda nel cuore del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, presenta tratti di diversa difficoltà e impegno ed è affrontabile a stralci o in un’unica soluzione di continuità, in parte anche da famiglie con bambini, è dotato di diversi punti di vista panoramici e di tratti attrezzati con funi metalliche nei punti più esposti e delicati.

Il percorso si può compiere in due sensi

Ferrata di Camoglieres

 Ferrata tipica alla francese che si sviluppa nei pressi dell'omonima frazione, Camoglieres

Atletica e impegnativa caratterizzata da tratti strapiombanti esposti e molte staffe metalliche.

E' consigliata a chi vuole mettersi alla prova non necessariamente cercando l'arrampicata.

Ferrata atletica, impegnativa e stancante.

Le difficoltà tecniche, intese come arrampicata, sono ridotte abbondantemente visto attrezzamento di staffe e cambre.

Tuttavia non va assolutamente sottovalutata sia per l'impegno fisico che per l'esposizione.

Ci sono diverse vie di fuga ed è esplicitamente vietato percorrere la via ferrata in discesa.

 

Ferrata 

Signora delle Acque

E' una nuova via ferrata vicino al paese di Ballino, sulla cascata del Sajant del Rio Ruzza nelle Prealpi Gardesane.

Percorso breve ma spettacolare con una prima parte Facile e una seconda più impegnativa, dato che risale la forra in cui si getta la cascata del Rio Ruzza.

Questa ferrata è una stupenda opportunitòà per trascorrere una mezza giornata al fresco, ottima per famiglie e neofiti.

Caratteristiche Ferrata:

Provincia: Trento

Difficoltà: Moderatamente Difficile

Lunghezza Itinerario: 5 Km.

Altitudine Max: 971 m

Avvicinamento: 0:30 h.

Dislivello Itinerario: 390 m.

Ferrata: 0:45 h

Dislivello Ferrata: 140 m

Itinerario: 1:45 h

 

Signora delle Acque Signora delle Acque

Ferrata

Campione del Garda

Breve itinerario per completare la giornata posto sul versante Bresciano del Lago di Garda.

Ideale per neofiti e per le stagioni invernali.

Panorama sul lago e veduta del Monte Baldo (2218 m.)

Caratteristiche Ferrata:

Luogo: Campione del Garda

Provincia: Brescia

Difficoltà: Facile

Lunghezza Itinerario: 2 Km.

Altitudine Max: 357 m

Avvicinamento: 0:15 h.

Dislivello Itinerario: 390 m.

Ferrata: 1 h

Dislivello Ferrata: 210 m

Itinerario: 1:45 h


Ferrata Campione del Garda

 

Ferrata Campione del GardaFerrata Campione del Garda Ferrata Campione del Garda

Cosa sono le ferrate?

Una via ferrata è un insieme di strutture e attrezzature artificiali applicate su una parete rocciosa per facilitarne la salita in sicurezza.

In un percorso escursionistico/alpinistico, senza la presenza e l'utilizzo delle strutture artificiali, necessiterebbe, per la progressione, conoscenze e impiego di tecniche di arrampicata in cordata con attrezzature individuali alpinistiche o corpo libero.

Il termine è stato adottato, senza essere tradotto, praticamente in tutti i paesi del mondo.

Storia

La prima via ferrata venne realizzata nel 1869 sulla cresta sud-occidentale del Großglockner, che con i suoi 3.798 metri è la più alta vetta austriaca.

Tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale molti Club alpini realizzarono delle vie ferrate con sentieri sempre più impegnativi.

Fu però soprattutto durante la grande guerra che vi fu un grande bisogno di creare ferrate, venivano utilizzate dai soldati per raggiungere gli avamposti sulle cime della catena alpina, lungo un fronte di 380 km.

Tra gli anni trenta e quaranta venne realizzato dalla Società Alpinisti Tridentini, nelle Dolomiti di Brenta, il monumentale Sentiero delle Bocchette, una spettacolare via attrezzata che permette di scoprire quel gruppo di montagne senza però mai arrivare a nessuna delle cime, caratteristica che invece, fino ad allora, aveva caratterizzato tutte le vie ferrate.

Descrizione

La realizzazione e la manutenzione di una via ferrata è soggetta a una serie di responsabilità, del fatto che molte persone possono percorrere questi sentieri, affidandosi all'attrezzatura fissa. La manutenzione avviene a intervalli regolari e viene svolta specialmente dopo il periodo invernale, in quanto valanghe, ghiaccio o frane creano danni o la rottura dell'attrezzatura.

La realizzazione e la manutenzione viene fatta da personale professionale, di solito sono le guide alpine a mantenere queste vie efficienti dato che sono specializzati nella posa di attrezzature fisse, garantendo una garanzia di sicurezza.

Per effettuare questi interventi bisogna dotarsi di un trapano, punte di diametro fino a 22 mm, per poter realizzare i fori degli ancoraggi, chiavi per fissare i bulloni, una pompetta per aspirare la polvere dai fori, una mazza per battere sui chiodi e una trancia di qualità per il taglio del cavo di acciaio.

Nei tratti verticali gli ancoraggi vengono posizionati tra 1,5 e 2 metri, mentre nei tratti orizzontali è sufficiente una distanza maggiore, che non deve però superare i 5 metri.

La lunghezza delle funi varia invece tra i 15 e i 50 metri. Su roccia solida il foro per gli ancoraggi si effettua con una punta che ha un diametro compreso tra i 14 e i 20 mm (a seconda del diametro del chiodo che poi andrà inserito) ed è profondo 2 cm in più del chiodo, in quanto sul fondo del foro rimane della polvere.

 Se invece la roccia è friabile il diametro del chiodo e la sua lunghezza devono essere tali da garantire un ancoraggio sicuro. In questo caso il chiodo non viene battuto ma infilato nel foro, sigillato poi con cemento o resine apposite.

Il chiodo può avere un anello aggiuntivo oppure un solo occhiello: nel primo caso la fune viene fissata con un morsetto all'anello, nel secondo la fune viene infilata nell'occhiello che viene utilizzato come distanziatore. 

Sono possibili anche gradini, scalette in ferro ponti tibetani e zip-line.